Collezione: Nero di Troia

L’Uva di Troia, conosciuta anche come Nero di Troia, è uno dei principali vitigni autoctoni della Puglia. La sua origine è avvolta nel mistero, con tradizioni che la collegano alla storica città di Troia in Asia Minore. Oggi, il vitigno è prevalentemente coltivato nelle zone di Barletta e nella provincia di Bari, dove si riconoscono almeno due biotipi: uno con grappoli e acini più grandi e il Carmosina, caratterizzato da grappoli e acini più piccoli. Negli ultimi decenni, la superficie vitata a Uva di Troia è diminuita drasticamente, passando da quasi 5.000 ettari nel 1982 a circa 1.700 ettari nel 2000. Tuttavia, recenti investimenti hanno riportato l’attenzione su questo vitigno, portando a una rinascita nella sua coltivazione. Tradizionalmente usata in blend per le sue caratteristiche di colore e corpo, oggi è sempre più vinificata in purezza, con risultati molto positivi. L’Uva di Troia matura nei primi giorni di ottobre. I grappoli sono di forma piramidale, grandi e di media compattezza, mentre gli acini sono sferici, di media grandezza, con buccia spessa e pruinosa di colore nero-violetto. Sebbene le rese siano medio-basse, il vitigno è altamente adattabile e mostra buona resistenza all’oidio, pur essendo suscettibile alla peronospora. Viene coltivata in comuni come Corato, Andria, e Trani. L’Uva di Troia è apprezzata per la produzione di vini corposi e intensi. La qualità dei vini è migliorata notevolmente negli ultimi anni, portando all'istituzione nel 2011 della DOCG Castel del Monte Nero di Troia Riserva. Questi vini presentano profumi di more e liquirizia, con note balsamiche e talvolta erbacee. Al palato, offrono sapori speziati, tannini smussati dall’affinamento in barrique e una struttura armonica ma significativa.